Il Monte Conero con i suoi 572 m è il promontorio più elevato del Mar Adriatico e si trova al centro del Parco regionale del Conero. Il nome viene dal greco Komaros che vuol dire corbezzolo, un albero molto diffuso nei boschi del Conero. Un altro albero molto abbondante è il leccio, un tipo di quercia sempreverde con le foglie piccole e ovali. Tra la fauna del Monte Conero si trovano molti animali come i tassi, le due coppie di falco pellegrino e le volpi. E' l'habitat adatto per l'Euforbia arborescente, la Violaciocca ed il Finocchio marino. Il monte abbonda di Pini d'Aleppo, Pini marittimi, Cedri Arizonica e Cedri Deodora e non mancano le Roverelle.
Questa punta rocciosa rompe l'omegeneità della linea costiera adriatica ed assume un alto valore naturalistico. E' uno scoglio che si protende nel mare e si lega all'entroterra. Già dal Miocene segnala la sua presenza come avamposto dell'Appennino. E' una forma calcarea, composta di stratificazioni successive inclinate verso il mare, le cui onde hanno libero sfogo nel compiere il proprio operato erosivo: infatti, sono frequenti le frane e i crolli che originano spiagge come quella di Portonovo.
E' la montagna degli anconetani, dove vanno a trovare un po' di refrigerio durante la calura estiva, dove vanno a cercare il contatto con la natura ancora, quasi, incontaminata, dove vanno a fare passeggiate lungo sentieri che si inerpicano in ardue salite e ti portano a scoprire paesaggi e panorami da mozzafiato. Il contatto con il verde, il contatto con i rumori del sottobosco, il contatto con quegli odori ormai dimenticati inebria la mente e ti fanno sentire una pace interiore che rasserena l'animo.